Fondato sulla base dei principi del metodo Mézières, il metodo Raggi® è una terapia di riequilibrio posturale ad approccio globale che opera sulle catene muscolari retratte permettendone l’allungamento e restituendo alle articolazioni la corretta mobilità.
Contemporaneamente agisce sul ripristino della funzionalità del diaframma, migliorando la respirazione e la circolazione, instaurando una situazione di armonia e benessere (un corpo formalmente armonico è un corpo funzionale).
Quasi sempre viene chiesto al terapista di trattare l’area dolorante dando per scontato che la causa del disagio risieda in quel punto. Non sempre è cosi.
Infatti, ad eccezione di quei casi in cui la zona dolente abbia subito un trauma diretto, il dolore percepito trova quasi sempre le sue cause altrove.
Attraverso l’indagine scrupolosa dei traumi, delle malattie, degli interventi chirurgici accaduti al paziente e con l’ausilio di specifici test é possibile individuare e trattare le cause che sono alla base dei dolori/disagi del presente.
Il trattamento, utilizzando posture decompensate con l’ausilio di Pancafit® associate alla corretta respirazione del diaframma, permette di far emergere le tensioni e i disagi in quelle zone del corpo divenute ipo-funzionali a discapito di altre parti del corpo divenute iper-funzionali e doloranti.
Allentando le tensioni, le articolazioni saranno più libere, permettendo al corpo di recuperare scioltezza, plasticità, migliore funzionalità ed un più corretto assetto posturale.
Ripristinate le funzioni il corpo riacquista il giusto equilibrio: i dolori si alleviano, si ha maggior energia, ci si sente meglio e anche le prestazioni sportive ne traggono vantaggio.
Il metodo è indicato per chi soffre di disturbi osteo-muscolo-articolari, per gli sportivi che vogliono migliorare le proprie performance nel gesto atletico e per chi vuole semplicemente prevenire dolori, sentirsi meglio e più in forma!
In cosa consiste e come si svolge la prima seduta posturale?
La prima seduta posturale consiste in un’analisi dettagliata dei traumi, delle malattie e degli interventi chirurgici accaduti nella vita del paziente. Successivamente si verificano la funzione deglutitoria, occlusale e visiva, si osserva come respira il paziente e la forma del suo addome e infine si valuta con particolare attenzione la sua postura, eseguendo vari test per verificare rigidità e disfunzioni. In base ai disagi o dolori che il paziente comunica, si applicano determinate posture per mettere in tensione le varie catene muscolari.
Lo scopo è quello di fare emergere la causa nascosta che sta determinando i dolori del presente. Quando la si scopre, si sa cosa trattare e con quale modalità. Spesso, il fattore scatenante il disturbo è sempre ben celato e raramente preso in considerazione.